Calligrafia, la scrittura che unisce il divario tra mondo antico e moderno in un solo foglio.
La responsabile del laboratorio, Maria Valentinuzzi, è vicina a questo mondo sin dall’università, grazie agli studi di storia e tutela dei beni archivistici celebrali.
Successivamente questa passione è sfociata fino alla pratica, immergendosi a pieno nell’esperienza della vecchia scrittura.
Ci spiega come, anticamente, si usava uno strumento di bambù a punta tronca, che permetteva alle lettere di avere dei tratti spessi. L’impugnatura è la stessa della penna normale, ma i movimenti delle mani sono molto differenti. Un altro punto, inizialmente destabilizzante, è che dopo ogni tratto bisognava sempre intingerlo nell’inchiostro, trascinando così l’inizio del procedimento lento. Ma ciò non ha fermato i ragazzi, affascinati maggiormente dallo stile antico, rispetto alla modernità della brush pen, secondo tipo di scrittura illustrata dal laboratorio.
Questo perché, stupiti dal mondo sconosciuto, risultano più coinvolti ed entusiasti dal livello manuale.
La responsabile Valentinuzzi infatti, è molto soddisfatta da chi ha partecipato e dal risultato del suo laboratorio.
Contenuti: Simone Silvestri e Laura Perrotta